Navigare sulla carta bianca è l’immagine della fase di transizione che l’architettura contemporanea sta attraversando. Descrive un modo di procedere che privilegia un atteggiamento aperto, sensibile agli stimoli di tutte le culture in atto, orientato alla ricerca piuttosto che a consolidare certezze. E’ uno sguardo che mette in luce progetti e filiere che paiono privilegiare un atteggiamento processuale, più coinvolto nella trama della composizione di istanze sociali, ambientali, tecnologiche e di vivibilità urbana, rispetto alla costruzione teorica di una tendenza. Questo libro è dedicato a Raffaello Cecchi in occasione della conclusione del suo ciclo di insegnamento presso la facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano ed è l’occasione per gli autori, tutti suoi allievi, amici e docenti della stessa scuola, per fissare alcune riflessioni sulle proprie ricerche, sicuramente eterogenee, ma nelle quali si riconosce sottotraccia una comune origine a lui riferita. Ogni saggio si dispone con un atteggiamento attento e curioso che riconosce nel progetto di architettura un vero e proprio strumento di indagine. Una prevalenza del come sul cosa che permette di trovare dei riferimenti sulla carta bianca della fase di rinnovamento radicale, forse di rifondazione, dell’architettura contemporanea.
Con contributi di: Luigi Bertazzoni Lorenzo Consalez Fabrizio Leoni Alessandro Rocca Pierluigi Salvadeo
Postfazione di Remo Dorigati
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