«La rimediazione trova nella luce artificiale e nelle sue applicazioni, un orizzonte tecnologico innovativo ed in continua metamorfosi, con la cui virtualità i mezzi di comunicazione tradizionali non possono competere: in questo processo in cui i nuovi media si modellano a partire dalle caratteristiche e dalle finalità dei precedenti, i tradizionali sono costretti a ripensarsi sulla base delle innovazioni con cui continuamente vengono in contatto».
Il testo contiene riflessioni sulle valenze della luce in ambito performativo e sulle sue innovazioni nel teatro contemporaneo; presente già nella ricerca delle avanguardie, la luce ha mutato ruolo, offrendo inaspettati esiti spaziali, assunti come irrinunciabili opportunità drammaturgiche. Su questo tema contribuiscono trasversalmente alla scrittura scenica: i metodi di ri-mediazione letteraria e tecnologica e le trasposizioni per il teatro ed il cinema, trattati da esperti (Claudio Angelini, Elena Bucci, Anna Maria Monteverdi, Cristina Riccati, Stefania Rimini) che incrociano peculiarità della ricerca personale con aspetti drammaturgici e tecnologici, nell’ambito di un progetto didattico sul romanzo epistolare di Choderlos de Laclos: Les Liaisons dangereuses (1782).
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