Il testo illustra il lavoro di ricerca svolto negli anni sul tema della centralità del progetto dello spazio aperto negli studi sulla città contemporanea, portando nella discussione un diverso modo di osservare la realtà, per una possibile rifondazione del tema di progetto dello spazio pubblico. Progettare, oggi, la città partendo dallo spazio aperto vuol dire perseguire risultati anche attraverso la disciplina dell’architettura del paesaggio, che in modo specico è capace di costruire relazioni tra spazi, tempi, luoghi, discipline e scienze e di tessere relazioni tra le cose e le persone attraverso la dimensione temporale dello spazio. Insegnare a progettare la città ricominciando dallo spazio aperto, dallo spazio pubblico è oggi possibile, anzi, è un’azione indispensabile per ridare la dignità necessaria, spesso perduta, agli insediamenti cresciuti indistintamente ovunque nel paesaggio italiano. Il testo restituisce, anche attraverso la didattica, con la presentazione di cinque tesi di laurea, il mio operato di docente consolidato attraverso la didattica dei Laboratori di Progetto nella disciplina della Composizione e della Progettazione Architettonica svoltasi presso la Facoltà di Architettura di Siracusa nel decennio 2005-2014. I due maggiori ambiti d’indagine di questa pubblicazione sono la trasformazione delle città e del paesaggio, la distanza tra loro e le sovrapposizioni. In particolare le tesi di Farina sul sistema dei percorsi del Castello di Lisbona e di Seminerio con Scuderi sul sedime dell’antico castello di Caltagirone, affrontano entrambe il tema del monumento forticato e la sua relazione con gli spazi urbani adiacenti e con la dimensione della città. Le elaborazioni di Buscema per Comiso e Guzzardi per Catania individuano, invece, il paesaggio urbano come lo spazio centrale delle loro proposizioni capace di riattivare i processi naturali. La ricerca progettuale di Saluci su Gela, inne, si propone quale sintesi tra i termini citati di città e paesaggio per individuare nuove strategie insediative che propongano un rapporto rinnovato tra la struttura urbana e il paesaggio circostante.
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